mercoledì 6 dicembre 2017

Achille giovane alla corte di Licomede a Skyros

Questi tre frammenti sono stati rinvenuti nel sito peuceta di masseria Bonifacio, nel 2010.



 unione dei pezzi 2 e 3
 

Così commenta il dr. Philip M. Kenrick dell'Università di Oxford, da me interpellato:
Questi pezzi fanno parte di un vassoio rettangolare fatto a matrice in terra sigillata chiara africana (da Sidi Marzouk Tounsi in Tunisia centrale). Accludo une foto da un mio calendario molto vecchio di un esemplare nel Prähistorische Staatssammlung in Monaco di Baviera. Il tema è la vita di Achille, ed in periferia ho indicato i dettagli relativi: in basso c'è il lepre tenuto dalle zampe da un centauro ed a destra una scena di Achille giovane alla corte di Licomede a Skyros, dove si vede l'ammirante di Achille Deidameia seduta e filando la lana.
 Questo vassoio e queste scene sono trattati in dettaglio da M. Mackensen (in tedesco - mi dispiace) in "Tonpatrizen und Vorlagen figürlicher Darstellungen auf spätantiken nordafrikanischen Sigillataplatten der Form Hayes 56", Kölner Jahrbuch 37 (2004) 791-804.
 La forma è Hayes, Late Roman Pottery, Form 56 (trattato sicuramente nel Atlante I, ma non mi ricordo del numero). La datazione dipende più o meno da confronti in argento, è rimane la seconda metà del quarto secolo d.C. o un po' più tardo.
 
ecco il vassoio simile (ricevo, in allegato, l'immagine) citato dal dr. Philip M. Kenrick   
 
esemplare in Monaco di Baviera

 il dr. Kenrick, ha cerchiato in rosso le figure corrispondenti ai pezzi rinvenuti in Bonifacio a Santeramo, i quali farebbero parte del vassoio simile a quello presente nel Prähistorische Staatssammlung in Monaco di Baviera.
 
 
Treccani                                                                                                                                                                                    Deidamia. - Personaggio mitico, le cui vicende sono narrate nell'Achilleide di Stazio. Figlia di Licomede, re dell'isola di Sciro (Sciro (gr. Σκρος) Isola della Grecia nel Mare Egeo, la più orientale delle Sporadi settentrionali, a E dell’Eubea). , dove Teti aveva nascosto Achille vestito di abiti muliebri per sottrarlo alla guerra di Troia, fu sedotta dall'eroe, cui diede un figlio, Pirro. È l'ultima nella serie delle figure femminili che Virgilio racconta essere state accolte nel Limbo per le loro virtù, in Pg XXII 114 e con le suore sue Deidamia.
Il nome di Deidamia compare ancora nella perifrasi allusiva cui Virgilio ricorre nell'ottava bolgia del cerchio VIII dell'Inferno per spiegare a D. che la fiamma a due punte posta loro dinanzi racchiude le anime di due consiglieri fraudolenti, Ulisse e Diomede, i quali, venuti all'isola di Sciro fingendosi mercanti, avevano mostrato ad Achille delle armi nascoste sotto alcuni indumenti femminili da loro messi in vendita, per indurlo ad abbandonare Deidamia e a seguirli alla guerra: If XXVI 61-62 Piangevisi entro l'arte per che, morta, / Deîdamia ancor si duol d'Achille.
Ora non ci resta che approfondire con studi scientifici e, capire come mai in Santeramo, nel sito di masseria Bonifacio era presente questo vassoio, di cui uno simile e nel museo di Monaco di Baviera. E' ragionevole ammettere, che il sito peuceta di Bonifacio, privo di nome, era abitato da una popolazione di ceto alto.

Ho chiesto al dr.  Philip M. Kenrick  un Suo Autorevole intervento in Santeramo.