mercoledì 13 settembre 2017

ciottolo di Arenaria con figura antropomorfa

 
Ciottolo di Arenaria con figura antropomorfa rinvenuto da me nel sito neolitico dell'VIII millennio a.C.
 

La roccia è una arenaria, in particolare una arcose (una arenaria silicatica costituita fondamentalmente da: quarzo prevalente e subordinati feldspati). i segni in rosso, sono ossidi di ferro quindi “terra rossa”.

La pietra arenaria serviva al primitivo per costruire strumenti litici, sempre più complessi. Il ciottolo di Arenaria (ARCOSA) è un LITOTIPO ALLOCTONO.

Il ciottolo potrebbe essere più antico, considerando la quantità di ceramica impressa rinvenuta nel sito: villaggio neolitico trincerato di masseria fontana di Talvo (dal nome dell'antichissimo fiume, descritto dal cronista latino Polibio).
protome - frammento del IV-V millenio a. C. (rinvenuto nel sito)


Se venisse da un contesto di scavo potrebbe anche essere meglio datato. Teoricamente potrebbe essere più antico. E' il commento di un Autorevole Archeologo della Soprintendenza di Foggia, invitandomi a segnalare il rinvenimento. La Soprintendenza di Bari è stata avvisa con l'invio della documentazione, per PEC, al momento nessuna risposta.  
Il ciottolo, dovrebbe appartiene al PALEOLITICO , periodo che si conclude intorno al 12.000 anni fa.
Il ciottolo con figura antropomorfe dovrebbe risalire a 35.000 anni fa.
Indagine tecnica presso il laboratorio del Dipartimento di Geologia Uniba.
caro Vito

dal link: https://www.dropbox.com/sh/mei29psrqs7k8b6/AAAMsL2VNO2O-7eynvH2FIT9a?dl=0

puoi scaricare foto macro, immagini SEM e relative microanalisi.

La roccia è una arenaria, in particolare una arcose (una arenaria silicatica costituita fondamentalmente da: quarzo prevalente e subordinati feldspati).

A presto

Pasquale Acquafredda Uniba Dipartimento Geologia.

 

mercoledì 6 settembre 2017

Villaggio neolitico trincerato di masseria fontana di tavola o Talvo

Villaggio Neolitico Trincerato di Masseria Fontana di Tavola o Talve.


Vito Zullo (Ex Presidente Archeoclub di Santeramo)
PREMESSA


Partiti dallo studio di neolitizzazione del territorio, strettamente collegato allo sviluppo della civiltà

neolitica formatasi nel Tavoliere dauno e nei bacini fluviali del versante ionico: in particolare il

territorio di Santeramo, come pure Altamura, orbitano nell’area delle culture neolitiche del

Materano. La scelta dell’ubicazione del sito neolitico di fontana di Tavola o Talve, era subordinata

alla facile reperibilità dell’acqua e alla fertilità dei terreni.
CENNI STORICI


Il sito neolitico di Fontana di Tavola, in precedenza chiamato fontana di Talve, era uno degli

insediamenti più antichi del territorio delle Murge, dimostrabile sia per il suo toponimo riportato

sulle cartografie antiche sia per l’analisi della sua etimologia.
Fontana: dalla locuzione latina acquam fontana, propriamente "acqua di fonte", quindi un luogo


dove sgorga l'acqua, una fonte che da formazione ad un rivolo, un fiume.

Difatti sulle carte antiche viene segnato l'attuale zona di fontana di talve con una fonte, un pozzo,

una sorgente, da cui si parte un fiume.

Fonti


Fonti storiche parlano di un fiume nella zona di nome TALVO che costeggiando Castellaneta si
immette nel fiume Lato (altra sorgente che nasce nel territorio di Santeramo). Tito Livio ci fa sapere
 

che Annibale trascorre l'estate dell'anno 213 a.C nell'agro tarantino, in attesa d'impadronirsi della
 
città di Taranto1. Polibio nel riferirci i particolari di questa audace mossa del grande condottiero

dice che "stando i Numidi a 120 stadi (circa 22Km) da Taranto bivaccavano lungo un fiume2.

Nell’Antica topografia istorica del regno di Napoli, volume 1 Di Domenico Romanelli3: “Or a nium



altro fiume nelle vicinanze di Taranto può applicarsi la descrizione Poliziana, quanto al fiume
 
Lato.

Altre fonti storiche parlano di un fiume TALVO: (Hofmann, Johann Jacob (1635-1706): Lexicon Universale).

Possiamo concludere che l'attuale toponimo di fontana di tavola o Talve è la sovrapposizione del

nome antico del fiume TALVO, giusta conferma nel libro "Memorie storiche della città di Matera"

del Reverendo Don Francesco Paolo Volpe - Canonico della Cattedrale di Matera e Dottore in

Legge (Napoli 1918) (vedi 2° rigo).

Pertanto, possiamo concludere affermando che FONTANA DI TALVE non era altro che FONTE

DEL FIUME TALVO.

Premesso quanto sopra il sito neolitico di FONTANA DEL FIUME TALVO (attuale masseria

fontana di tavola) è ubicato a ridosso dell’antico percorso della via consolare Via Appia Antica. La

localizzazione del sito era già stata individuata da altri studiosi che hanno rinvenuto frammenti di
ceramica impressa, nonché una cuspide di freccia neo-eneolitica4.

1 Cfr. Tito Livio, Ab Urbe condita. Anche da: www.itineraweb.com/ac/bc/storia_annibale.php.

2 Cfr, Polibio, libro VIII, cap. 21.

3 Cfr., http://it.wikipedia.org/wiki/Domenico_Romanelli;



http://books.google.it/books?id=Q3QKAAAAIAAJ&printsec=frontcover&dq=Antica+topografia+istorica+del+regno+

di+Napoli,&source=bl&ots=0NUEAnaJoH&sig=1GshIAtbINleko3eQGRjO_yjQUI&hl=it&ei=_MdUS57MFJWMsAb
 
s9e3YCw&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&ved=0CAcQ6AEwAA#v=onepage&q=&f=false).

4 Cfr. Damiana Santoro, in rivista Taras Altamura, Saggi e Studi, Bollettino dell’A.B.C.M, n. 39/1998.

 

L’area interessata è pianeggiante, nell’area cerchiata in giallo, in superficie abbiamo recuperato,

durante le nostre passeggiate di studio, tantissimi frammenti di ceramica impressa: Le frecce gialle

indicano situazioni da approfondire.

 

Protome - IV - V millennio a.C.
( Depositato Soprintendenza Archeologica di Bari)