Villaggio Neolitico Trincerato di Masseria Fontana di Tavola o Talve.
Vito Zullo (Ex Presidente Archeoclub di Santeramo)
PREMESSA
Partiti dallo studio di neolitizzazione del territorio, strettamente collegato allo sviluppo della civiltà
neolitica formatasi nel Tavoliere dauno e nei bacini fluviali del versante ionico: in particolare il
territorio di Santeramo, come pure Altamura, orbitano nell’area delle culture neolitiche del
Materano. La scelta dell’ubicazione del sito neolitico di fontana di Tavola o Talve, era subordinata
alla facile reperibilità dell’acqua e alla fertilità dei terreni.
CENNI STORICI
Il sito neolitico di Fontana di Tavola, in precedenza chiamato fontana di Talve, era uno degli
insediamenti più antichi del territorio delle Murge, dimostrabile sia per il suo toponimo riportato
sulle cartografie antiche sia per l’analisi della sua etimologia.
Fontana: dalla locuzione latina acquam fontana, propriamente "acqua di fonte", quindi un luogo
dove sgorga l'acqua, una fonte che da formazione ad un rivolo, un fiume.
Difatti sulle carte antiche viene segnato l'attuale zona di fontana di talve con una fonte, un pozzo,
una sorgente, da cui si parte un fiume.
Fonti
Fonti storiche parlano di un fiume nella zona di nome TALVO che costeggiando Castellaneta si
immette nel fiume Lato (altra sorgente che nasce nel territorio di Santeramo). Tito Livio ci fa sapere
che Annibale trascorre l'estate dell'anno 213 a.C nell'agro tarantino, in attesa d'impadronirsi della
città di Taranto1. Polibio nel riferirci i particolari di questa audace mossa del grande condottiero
dice che "stando i Numidi a 120 stadi (circa 22Km) da Taranto bivaccavano lungo un fiume2.
Nell’Antica topografia istorica del regno di Napoli, volume 1 Di Domenico Romanelli3: “Or a nium
altro fiume nelle vicinanze di Taranto può applicarsi la descrizione Poliziana, quanto al fiume
Lato.”
Altre fonti storiche parlano di un fiume TALVO: (Hofmann, Johann Jacob (1635-1706): Lexicon Universale).
Possiamo concludere che l'attuale toponimo di fontana di tavola o Talve è la sovrapposizione del
nome antico del fiume TALVO, giusta conferma nel libro "Memorie storiche della città di Matera"
del Reverendo Don Francesco Paolo Volpe - Canonico della Cattedrale di Matera e Dottore in
Legge (Napoli 1918) (vedi 2° rigo).
Pertanto, possiamo concludere affermando che FONTANA DI TALVE non era altro che FONTE
DEL FIUME TALVO.
Premesso quanto sopra il sito neolitico di FONTANA DEL FIUME TALVO (attuale masseria
fontana di tavola) è ubicato a ridosso dell’antico percorso della via consolare Via Appia Antica. La
localizzazione del sito era già stata individuata da altri studiosi che hanno rinvenuto frammenti di
ceramica impressa, nonché una cuspide di freccia neo-eneolitica4.
1 Cfr. Tito Livio, Ab Urbe condita. Anche da: www.itineraweb.com/ac/bc/storia_annibale.php.
2 Cfr, Polibio, libro VIII, cap. 21.
3 Cfr., http://it.wikipedia.org/wiki/Domenico_Romanelli;
http://books.google.it/books?id=Q3QKAAAAIAAJ&printsec=frontcover&dq=Antica+topografia+istorica+del+regno+
di+Napoli,&source=bl&ots=0NUEAnaJoH&sig=1GshIAtbINleko3eQGRjO_yjQUI&hl=it&ei=_MdUS57MFJWMsAb
s9e3YCw&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&ved=0CAcQ6AEwAA#v=onepage&q=&f=false).
4 Cfr. Damiana Santoro, in rivista Taras Altamura, Saggi e Studi, Bollettino dell’A.B.C.M, n. 39/1998.
L’area interessata è pianeggiante, nell’area cerchiata in giallo, in superficie abbiamo recuperato,
durante le nostre passeggiate di studio, tantissimi frammenti di ceramica impressa: Le frecce gialle
indicano situazioni da approfondire.
Protome - IV - V millennio a.C.
( Depositato Soprintendenza Archeologica di Bari)
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